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L’assistenza sanitaria integrativa serve a garantire una copertura più ampia rispetto a quella offerta dal Servizio Sanitario Nazionale. È pensata per tutelare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie, riducendo i tempi di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici, offrendo maggiore tranquillità in caso di malattia o infortunio.
Cosa copre?
Copre rimborsi o prestazioni dirette per visite mediche, analisi, interventi chirurgici, cure odontoiatriche, fisioterapia, ricoveri, e talvolta anche check-up periodici. Spesso include anche un servizio di assistenza sanitaria telefonica, convenzioni con strutture private e piani di prevenzione personalizzati.
Buoni spesa e carburante
A cosa serve?
I buoni spesa e carburante hanno lo scopo di aumentare il potere d’acquisto dei dipendenti, offrendo un beneficio concreto e immediato nella gestione delle spese quotidiane. Sono strumenti agili, fiscalmente vantaggiosi sia per l’azienda sia per il lavoratore, e contribuiscono a sostenere il bilancio familiare.
Cosa copre?
Consentono l’acquisto di generi alimentari, prodotti per la casa, carburante e, in alcuni casi, anche beni non alimentari, presso supermercati, distributori e negozi convenzionati. Possono essere in formato cartaceo o digitale e non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente fino a determinati limiti normativi.
Rimborso istruzione
A cosa serve?
Il rimborso istruzione serve a sostenere economicamente le spese legate all’educazione dei figli o alla formazione del lavoratore stesso. Questo benefit rappresenta un investimento sul capitale umano, contribuendo alla crescita culturale e professionale dell’intero nucleo familiare.
Cosa copre?
Copre le rette scolastiche di nidi, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie, università, master, corsi di lingua o specializzazione, libri di testo e trasporto scolastico. Può includere anche spese per attività extrascolastiche riconosciute, come centri estivi o corsi pomeridiani.
Tempo libero e benessere
A cosa serve?
Questo ambito del welfare aziendale serve a promuovere l’equilibrio tra vita privata e lavorativa, incoraggiando il benessere psicofisico del dipendente. Un lavoratore che riesce a ritagliarsi momenti di qualità fuori dall’ambiente lavorativo è generalmente più motivato, produttivo e resiliente.
Cosa copre?
Include abbonamenti a palestre, ingressi a centri benessere e terme, biglietti per cinema, teatro, concerti, musei, viaggi e vacanze. In alcuni casi possono essere rimborsate anche attività ricreative per i figli o corsi che favoriscano lo sviluppo personale (arte, cucina, yoga, ecc.).
Mobilità sostenibile
A cosa serve?
La mobilità sostenibile serve a incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, riducendo traffico, inquinamento e stress legato agli spostamenti. È una risposta concreta alle sfide ambientali, in linea con le politiche aziendali orientate alla sostenibilità.
Cosa copre?
Copre abbonamenti a mezzi pubblici, car sharing, bike sharing, navette aziendali, e in alcuni casi anche l’acquisto o il noleggio di biciclette elettriche. Alcuni piani welfare prevedono anche incentivi per chi effettua tragitti casa-lavoro con mezzi ecologici o in carpooling.
Formazione professionale
A cosa serve?
La formazione professionale nel welfare aziendale serve a migliorare le competenze del personale, favorendo l’aggiornamento continuo e l’adattamento ai cambiamenti del mercato. È uno strumento strategico per la crescita dell’azienda e per la valorizzazione del talento interno.
Cosa copre?
Copre la partecipazione a corsi, webinar, master, workshop e percorsi di riqualificazione professionale, sia online che in presenza. Può includere anche l’accesso a piattaforme di e-learning, certificazioni professionali e coaching individuale per lo sviluppo di soft e hard skills.
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Il welfare aziendale può essere erogato a tutti i dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, compresi collaboratori a progetto e partite IVA.
La gestione del credito residuo del piano welfare è presente nel regolamento aziendale e prevede diverse soluzioni. Di solito, se il dipendente non utilizza l’importo entro il termine stabilito, questo scade e non è più disponibile. Per questo è importante ricordare di usare la somma in tempo.
No, non esiste un limite massimo all’importo di welfare erogabile. I limiti riguardano esclusivamente l’esenzione fiscale e contributiva dei benefit: l'azienda può erogare welfare per qualsiasi somma, ma solo una parte di essa sarà esente da tasse e contributi per il dipendente.
È consigliabile predisporre un regolamento interno o un accordo collettivo che definisca le modalità di fruizione, i criteri di accesso e la documentazione relativa alla scelta e all'erogazione dei singoli benefit.
No, il regolamento non deve essere firmato né accettato formalmente dai dipendenti. I dipendenti possono però esprimere le proprie preferenze o partecipare alla scelta dei benefit.